La località più settentrionale della Riviera della palme, famosa per una linea di cosmetici ma anche per il museo Malacologico, raccolta di conchiglie da tutto il mondo, che vanta ben 700.000 esemplari tra cui la gigantesca Tridacna gigas. Il territorio fu sacro all’antica Dea etrusco-picena “Cupra” e fu importante centro portuale romano. Testimonianze di tale passato sono conservate nel Museo del Territorio nel borgo di Marano, che separato dalla Cupra più recente, è rimasto straordinariamente intatto nella sua struttura medievale.
La località più settentrionale della Riviera della palme, famosa per una linea di cosmetici ma anche per il museo Malacologico, raccolta di conchiglie da tutto il mondo, che vanta ben 700.000 esemplari tra cui la gigantesca Tridacna gigas. Il territorio fu sacro all’antica Dea etrusco-picena “Cupra” e fu importante centro portuale romano. Testimonianze di tale passato sono conservate nel Museo del Territorio nel borgo di Marano, che separato dalla Cupra più recente, è rimasto straordinariamente intatto nella sua struttura medievale. Emozionante sono le mura Sforzesche ornate dal verde di palme e di pini, i resti della rocca, le solitarie e ripide strade, gli antichi palazzi. L’antica città romana sviluppatasi soprattutto nei primi due secoli dell’impero, sorgeva sul vicino colle di Civita, area oggi organizzata in un grande parco archeologico, e nel limitrofo colle di San Basso, dove poderose costruzioni sono i resti dell’antico tempio dedicato alla Dea Cupra. Circa 500 metri a sud dell’abitato si erge il colle dove sorge il medievale castello di S. Andrea, antica fortezza con funzioni di avvistamento e difesa, i cui resti si stagliano a strapiombo sul mare. Il panorama che si gode da questo punto è semplicemente da mozzafiato.